NEW YORK.
«You are fired!», Sei licenziata. Con la stessa frase che rese celebre Donald Trump nel reality show The Apprentice, Juli Briskman, la mamma cinquantenne che il mese scorso alzò il dito medio al passaggio del corteo presidenziale, ha appena ricevuto il benservito dalla Akima, la società della Virginia per cui lavorava. «Quel giorno non ero neanche in servizio », spiega. «Ma mi hanno accusato di aver violato il codice di condotta aziendale ».
Il gesto di protesta fece il giro del mondo, la sua foto rimbalzò su tutti i social media. Ex-funzionaria del Dipartimento di stato, poi dirigente della comunicazione della Akima, società di tecnologia e costrizioni, Juli è una donna molto sportiva. Il 28 ottobre, dopo una corsa, stava tornando in bicicletta a casa quando le fu tagliata la strada dal corteo di limousine blindate e gipponi dei servizi segreti che riportavano alla Casa Bianca Trump dopo una partita di golf nel suo resort di Sterling, in Virginia. Indispettita dall'arroganza del sorpasso, la Bricksman staccò dal manubrio la mano sinistra e fece capire le sue opinioni.
Un fotografo della agenzia Afp, Brendan Smialowski, che viaggiava in un'auto del corteo, immortalò quel dito medio alzato in aria: di colpo Juli divenne famosa e da lì cominciarono i suoi guai. Paradossalmente è stata lei a preavvertire dell'accaduto l'azienda per cui lavorava da sei mesi. Forse non si aspettava il licenziamento. Ma i capi dell'Akima, consapevoli che il governo federale è un loro cliente, non hanno perso tempo, né voluto sentire ragioni.
«Ho spiegato che non ero riconoscibile e che non c'era alcun riferimento all'azienda », ha detto la donna, che aveva postato la foto su Facebook. Non è servito nulla. Quel gesto è stato definito «osceno e scostumato », quindi in violazione del codice che vieta ai dipendenti comportamenti del genere sui social. Risultato: il licenziamento in tronco, anche grazie alle norme che nello Stato della Virginia danno piena libertà ai datori di lavoro di mandar via chi vogliono, in qualsiasi momento e senza vere spiegazioni. Ma Juli non si pente affatto della sua protesta solitaria, che ne ha fatto un'eroina del web: #shefor2020: lei per il 2020, anno in cui ci saranno nuove elezioni, hanno twittato migliaia di persone. E dice con senso di sfida: «Se capitasse di nuovo, lo rifarei subito».
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