La valutazione dei collaboratori come momento di confronto, non di giudizio

studio-vio | 4 Agosto

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« La vera felicità del dono è tutta del destinatario: e ciò significa scegliere, pensare l'altro come soggetto ». Con la citazione di Theodor W. Adorno si chiude la serie dei video dedicati alla valutazione di fine anno dal canale lavoro Job24. Si tratta di un momento che le aziende vivono spesso come un obbligo fastidioso e improduttivo e i dipendenti, che ne sono l’oggetto, come una fonte di frustrazione, i cui effetti demotivanti finiscono per influenzare anche la prestazione lavorativa dell'anno a venire.

Nell’ultima pillola, la quinta, intitolata proprio «People Review: La passione per il successo», Anna Lazzizzera utilizza la metafora del dono per portare a conclusione il percorso di formazione che punta trasformare il rito della valutazione dei collaboratori in uno strumento di confronto anzicchè di giudizio, di progettazione e soluzione dei problemi anzicchè di «ricerca dei colpevoli», come l’esperta dice nel suo intervento, ma, piuttosto, di «energia che orienta e dirige».

La valutazione diventa dono, spiega Lazzizzera, quando il capo la formula pensando a chi la dovrà ricevere, alle sue potenzialità e alle sfide da proporgli per il futuro, dedicandogli tempo e attenzione e orientando la persona verso un impegno consapevole. In questo modo , la people review di fine 2016 potrà essere il primo passo verso un 2017 di successo per l'organizzazione e di sprone positivo per i suoi collaboratori.

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